Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

mercoledì 1 aprile 2015

1063 - LO SGUARDO DI GESU' - 1

Attenzione! Non è Pietro che guarda il Signore. Pietro gli ha voltato le spalle! È Gesù che si volta per ritrovare Pietro dall’altra parte della luna! Se due persone si stanno per incontrare e una delle due non vuole più avere nulla a che fare con l’altra, naturalmente gli volta le spalle! Ma la sorpresa del racconto di Luca sta nel fatto che Pietro, perpetrato il tradimento, tocca proprio quel fondo notturno in cui Gesù è appena sceso liberamente per illuminarlo col suo sguardo di amore e di perdono assoluto (cf. v. 61). L’apostolo sente emergere dal profondo di sé la stessa preghiera che aveva segnato il suo primo impatto con Gesù di Nazaret sul lago di Galilea, dopo una pesca dovuta tutta alla forza della parola del Maestro: «Signore, allontanati da me che sono peccatore» (Lc. 5,8), ma anche le ultime parole rivolte gli da Gesù durante l’ultima cena consumata insieme: «“Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte” (cf. Lc.22,34). E, uscito, pianse amaramente» (vv. 61b-62).
Scorre così per Pietro l’acqua della rigenerazione, l’acqua della compunzione con lacrime, che non solo purificano, non solo lavano, ma appunto rigenerano come le acque battesimali dei futuri credenti. L’esperienza di Pietro infatti apre la strada nuova dell’itinerario della Chiesa, del nostro itinerario. A partire da un invito preciso: lasciarci guardare, toccare da questo misteriosissimo laser che è lo sguardo di Gesù, perché spacchi la corazza delle nostre difese, della nostra pretesa di essere stati sempre coerenti, ligi, fedeli, ammettendo che senza il ricordo delle parole di lui, e soprattutto senza la preghiera di lui: «Ho pregato per te, (Pietro), perché la tua fede non venga meno» (Lc 22,32), resteremmo prostrati nella nostra condizione di adulterio permanente, di impurità e finalmente di morte.
Queste cose dovrebbero sconvolgerci. Luca non è andato troppo per il sottile, ma ha preso il bisturi ed è andato a fondo, nel cuore stesso della piaga. Può essere apparso perfino crudele nel descriverci il tradimento di Pietro, ma solo così ha potuto introdurci nei sentimenti più intimi dell’apostolo scandagliato nella propria verità ultima dagli occhi penetranti del suo Signore, lasciandosi tirar fuori dalla notte per imboccare finalmente la strada del ritorno.
Innocenzo Gargano, Lectio divina sui Vangeli della passione, EDB.