Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

martedì 3 marzo 2015

1050 - GRATITUDINE E SOLIDARIETA'

Così diceva papa Francesco al convegno dei Movimenti Popolari di tutto il mondo convocati in Vaticano l’anno scorso in ottobre:
«All’inizio della creazione, Dio creò l’uomo custode della sua opera, affidandogli l’incarico dì coltivarla e di proteggerla. Vedo che qui ci sono decine di contadini e di contadine e voglio felicitarmi con loro perché custodiscono la terra, la coltivano e lo fanno in comunità».I testi evangelici restituiscono con ampiezza stupefacente il rapporto di Gesù con la tavola e il cibo. Non dimentichiamo che il miracolo più raccontato è la moltiplicazione dei pani (narrata ben sei volte), il gesto di Gesù che offre cibo a gente affamata. Non solo: il vertice della rivelazione evangelica, che spiega anche il significato della sua morte in croce, vede Gesù seduto a mensa coi suoi discepoli offrire pane e vino, “corpo e sangue” per la vita del mondo.
Nella moltiplicazione dei pani così come nell’ultima cena, emerge la qualità tipica del gesto di Gesù, vale a dire la GRATITUDINE: «Prese il pane, rese grazie e lo spezzò».
Ai suoi occhi il pane è sempre qualcosa da chiedere e quindi un dono di cui ringraziare, prima ancora di spezzarlo e condividerlo. Gesù mangia e condivide il pane da Figlio.
Così come riconosce di avere ricevuto la vita dal Padre, riconosce anche di aver ricevuto il pane, il cibo, le bevande e i vestiti.
Da Figlio, sapendo di aver ricevuto tutto dal Padre, con gratitudine non trattiene nulla per sé, ma lo dona ai suoi fratelli. La fraternità nasce proprio dal sapersi figli dello stesso Padre. Quello che ho ricevuto dal papà è per me e per i miei fratelli.
Da questa coscienza filiale (quella di chi sa di aver ricevuto tutto) nasce una autentica carità, espressione di giustizia fraterna e non di assistenzialismo o paternalismo. Si spezza il pane e si condividono i beni, in quanto fratelli, accomunati dalle stesse necessità e custodi di infiniti doni ricevuti a vantaggio di tutti.
Chi rende grazie per i doni ricevuti e li ridistribuisce tra i fratelli pratica la SOLIDARIETÀ. GRATITUDINE e SOLIDARIETÀ sono le attitudini che ci permettono ogni giorno di supplicare il Padre di tutti: «Dacci oggi il nostro pane quotidiano».  “Nostro”, appunto, perché è un diritto dei figli-fratelli, un bene comune.
(Dal sussido diocesano ‘Pane spezzato’)