Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

sabato 14 giugno 2014

951 - STRUTTURA TRINITARIA DELL'EUCARESTIA

Se gustiamo profondamente l’Eucaristia che celebriamo tutte le domeniche, scopriamo che essa ha una struttura trinitaria:
- L’azione liturgica si apre nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
- L’atto penitenziale con il triplice Kyrie, Christe, Kyrie, elèison! diventa una invocazione alla Trinità.
- La conclusione della colletta, come di ogni preghiera ufficiale della Chiesa, è sempre una formula trinitaria: Per Cristo nostro Signore che è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo.
- Il Gloria a Dio ha una struttura trinitaria: inizia col Padre, prosegue col Figlio e chiude con una dossologia finale trinita-ria: Tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre.
- Il Credo ha una ripartizione trinitaria: Credo in Dio Padre… (è la parte più breve perché nel contesto del Cristianesimo, nessuno ha mai messo in dubbio l’esistenza di Dio). Credo in un solo Signore Gesù Cristo…(è la parte più lunga e più travagliata perché nei primi secoli molto travagliata è stata la teologia cristologica e le eresie conseguenti). Credo nello Spirito Santo… (anch’esso toccato in vario modo dalle dispute cristologiche).
- Il trisàghion isaiano Santo, Santo, Santo (Is 6,3) nel contesto liturgico acquista una dimensione trinitaria. 
- La dossologia finale «Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a Te, Dio Padre onnipotente nell’unità dello Spirito Santo ogni onore e gloria» è trinitaria ed è il vertice dell’Eucaristia, il vero offertorio, «fons et culmen» (fonte e culmine) dell’intera celebrazione eucaristica.
- La benedizione finale è trinitaria e si ricongiunge all’inizio che pure è nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
La conclusione: l’Eucaristia è il sacramento della Comunione che si fa intimità perché avviene nel segno del banchetto dell’ascoltare e del mangiare insieme a cui siamo invitati dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo, un banchetto a cui non partecipiamo da soli, ma insieme ad una grande famiglia nella quale esprimiamo noi stessi come persone, cioè immagine e somiglianza di Dio che è relazione di comunione cioè capacità generante amore. Oggi apprendiamo che solo una vita di relazione nell’amore è una vita che somiglia a Dio che è Unità e Trinità d’Amore.
Paolo Farinella, prete
Parrocchia di S. M. Immacolata e S. Torpete – Genova