Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

sabato 12 aprile 2014

914 - CERCARE GESU'

Una cosa colpisce nei Vangeli che raccontano i giorni che precedono la Passione: tutti cercano Gesù, sia pure in modi diversi. Lo cerca la folla, prima curiosa di vedere lui e Lazzaro, e poi, nel Vangelo di oggi, festante nell’accoglierlo a Gerusalemme. Si domandano se avrà il coraggio di venire o la paura di farsi vedere e forse lo criticheranno: «Perché é venuto? Chi crede di essere? Cosa faranno adesso i nostri capi?». Papa Francesco continua ad ammonirci contro i pettegolezzi: «Le chiacchiere dividono la comunità, distruggono la comunità. Sono le armi del diavolo».
Lo cercano i sommi sacerdoti e i farisei, per arrestarlo e condannarlo. Sono rosi dalla gelosia e dall’invidia, che tentano anche noi. Anche questo ha detto Francesco: «La gelosia, come l’invidia, porta a uccidere. È stata proprio la porta dell’invidia, per la quale il diavolo è entrato nel mondo: “Per l’invidia del diavolo è entrato il male nel mondo”, dice la Bibbia. La gelosia e l’invidia aprono le porte a tutte le cose cattive e dividono la comunità».
Una cosa è certa: tutti cercano Gesù. Nessuno può farne a meno, anche solo per contestarlo! Gesù è la grande domanda dell’umanità. Lo si può rifiutare e negare, ma non si può evitare di interrogarlo: «Sei Tu? Perché sei venuto a disturbarci?», domanda a Gesù il Grande Inquisitore ne I fratelli Karamazov di Dostoevskij; «Chi sei, dolce luce, che m’inondi e rischiari la notte del mio cuore?», prega Edith Stein; «Cristo, pensoso palpito, Astro incarnato nell’umane tenebre», canta Giuseppe Ungaretti.
Anche Maria lo cerca, ma con amore. A Gesù dà tutto quello che ha: quei 327 grammi di nardo erano tutto il suo tesoro, il suo investimento per il futuro; valevano un anno di lavoro presso un padrone generoso, senza spendere neppure un centesimo! Come vivrà ora? Come si garantirà la vecchiaia? A Gesù dona tutta se stessa: i capelli sono il segno della bellezza per ogni donna, ma asciugando i piedi a Gesù, li rovinerà, perderà la sua bellezza e si esporrà all’ironia delle compagne. Non le importa: ama Gesù. Il nardo, infatti, è il profumo dell’amore: se ne parla solo nel Cantico dei Cantici! Maria ci insegna che il vero discepolo ama il suo Signore ed è pronto a dare tutto per lui!
Anche Giuda ha cercato Gesù. È un discepolo, amato e stimato da Gesù, che gli ha affidato il denaro della comunità. Ma Giuda calcola, critica, è ipocrita: ha subito valutato quel profumo e criticato lo spreco, perché non ha colto l’amore del gesto; dice belle parole (i poveri!), cui non corrispondono i fatti e il cuore (in realtà pensa per sé). Forse abbiamo tutti un poco del cuore di Giuda, quando ci riempiamo la bocca di belle parole, ma non sappiamo vedere la bontà di cuore nelle azioni dell’altro.
È possibile essere come Maria? Dieci anni fa un seminarista, Alessandro, prima di volare in Cielo, scrisse: «Voglio essere come nardo, per camminare con te, amare con te le persone. Ho trovato un tesoro, una perla preziosa; non posso sprecare una così bella e grande occasione». Non potremmo dirla anche noi?
Monsignor Ennio Apeciti