Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

mercoledì 31 marzo 2010

272 - IL DONO DELL'EUCARESTIA

L’Eucarestia presenta un aspetto sorprendente, che sconvolge l’intelligenza e commuove il cuore. Siamo di fronte ad uno di quei gesti abissali dell’amore di Dio, davanti ai quali l’unico atteggiamento possibile all’uomo è una resa adorante piena di sconfinata gratitudine.

L’Eucarestia non è solo la modalità voluta da Gesù per rendere perennemente l’efficacia salvifica della Pasqua. In essa non è presente soltanto la volontà di Gesù, che istituisce un gesto di salvezza. In essa è presente semplicemente (ma quali misteri in questa semplicità!) Gesù stesso.

Nell’Eucarestia Gesù dona a noi se stesso. Solo lui può lasciare in dono a noi se stesso, perché solo lui è una cosa sola con l’amore infinito di Dio, che può fare ogni cosa.

Gesù che già in molto modi attrae a sé la Chiesa con la forza del suo spirito e della sua Parola, suscita nella chiesa la volontà di obbedire al suo comando: “Fate questo in memoria di me!”.

E quando la chiesa nell’umiltà e nella semplicità della sua fede, obbedisce a questo comando, Gesù, con la potenza del suo Spirito e della sua Parola, porta l’attrazione della chiesa a sé al livello di una comunione così intensa da diventare vera e reale presenza di lui stesso alla chiesa: il pane e il vino diventano realmente, per misteriosa trasformazione, che è chiamata transustanziazione, il corpo dato e il sangue versato sulla croce; nei segni conviviali del mangiare, bere, festeggiare, si attua la reale comunione dei credenti con il Signore.

L’Eucarestia si presenta così come la maniera sacramentale con cui il sacrificio pasquale di Gesù si rende perennemente presente nella storia, dischiudendo ad ogni uomo l’accesso alla viva e reale presenza del Signore.

(Card. Carlo Maria Martini, Lettera pastorale Attirerò tutti a me, 1982-1983)