Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

venerdì 25 dicembre 2009

195 - IL NATALE E' PAROLA PER NOI

La scena del Natale che contempliamo nel presepio è una scena senza parole. Vediamo Maria, la madre, il bambino, Giuseppe. Nessuno parla. E’ un avvenimento che si svolge nel silenzio. E anche quando i pastori, di cui ci parla il Vangelo, vanno a trovare Maria, Giuseppe e il bambino, non si racconta di nessuna parola che si siano scambiati, di nessuna espressione di emozione, di nessuna partecipazione verbale, di ciò che hanno sentito dentro.

Il Natale è una parola di Dio, così come lo è stata per i pastori, per Maria, per Giuseppe. Una parola di Dio a noi, che come i pastori stiamo aspettando un evento nella notte; per noi che, come Maria, vogliamo rallegrarci della nascita di Gesù bambino; per noi che, come Giuseppe, cerchiamo forse una casa dove abitare, tutta per noi, e non ne troviamo una per fare una famiglia nuova.

La parola del Natale non si può cogliere o riassumere in fretta, perché il Natale è un inizio di non è possibile comprenderne a fondo il significato se non alla luce di tutta la vita di Gesù. La sua nascita è la nascita di colui che attraverso la sua vita, la sua morte e la sua risurrezione ci dice parole di salvezza di Dio per l’uomo, il giudizio irrevocabile di Dio per l’uomo, un giudizio d’amore. Questo bambino che comincia a piangere, ad agitarsi, e poi comincerà anche a sorridere, è l’inizio di questa parola: ciascuno di noi è da Dio immensamente amato, perdonato, accolto, rigenerato interiormente.

Gesù, nella sua misericordia verso i malati, nella sua attenzione ai poveri, nella sua predilezione per gli esclusi e i peccatori, per i reietti della società, nella sua capacità di amare i discepoli e di morire per loro, ci rivela che non è vero che per l’uomo tutto è perduto, che per il domani c’è solo scetticismo e paura, ma che la morte, la solitudine, la disperazione è vinta per chi accoglie questo bambino, per chi accoglie questa parola, come i pastori, per chi la ripete con gioia a tutti coloro che avvicina.

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(Cardinale Carlo Maria Martini, Omelia nel giorno di Natale 1981)

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