Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

domenica 1 novembre 2009

143 - COMUNICARE CON I NOSTRI MORTI

E’ possibile comunicare con i morti. Essi ci conoscono e, pur essendo ora in cielo presso Dio, conoscono il mondo che hanno lasciato, ne conoscono prima di tutto il rapporto con Dio e con i suoi piani eterni che possono ormai contemplare. A partire da Dio quindi conoscono le nostre cose, i nostri problemi e ne parlano tra loro e con Dio.

Essi non soltanto ci conoscono, ma ci sono vicini. E’ vero che hanno lasciato il mondo per abitare dove sono i corpi gloriosi di Gesù e Maria, cioè al di fuori e al di là di tutto l’universo.

Ma intervengono ancora nel mondo e vi sono presenti con la loro preghiera, con la forza del loro amore, con le ispirazioni che ci offrono, con gli esempi che ci ricordano, con gli effetti delle loro intercessioni.

L’amore che hanno nutrito per le persone care, per noi, per me, per voi, non l’hanno perduto. Lo conservano in cielo, trasfigurato e non abolito dalla gloria.

Genitori, parenti, amici cari parlano a Dio di noi, e gli presentano le nostre intenzioni e le nostre difficoltà. Pregano in nostro favore perché questi interessi, intenzioni, valori crescano in noi e siano portati a quella perfezione che ci permetterà di godere, un giorno, il volto di Dio con loro e come loro.

C’è un modo di presenza dei nostri morti che vorrei sottolineare.

Essi sono presenti presso ogni tabernacolo e presso ogni altare in cui si celebra l’Eucarestia. Nell’Eucarestia c’è Gesù risorto, c’è la forza della sua risurrezione, e con Gesù risorto, sono presenti tutti i santi, tutti coloro che sono morti nel Signore. Sono presenti con la loro adorazione e con il loro amore per Gesù che è anche amore per noi che siamo attorno all’Eucarestia.

E sono presenti, in particolare, quelli che ci amano di più, che ci sono cari, e che con noi adorano Gesù.

E’ vero che c’è e rimane un terribile velo tra il mondo visibile e quello invisibile. Tuttavia è altrettanto vero che l’amore è più forte della morte e l’amore di Cristo riempie il cuore e la vita dei nostri cari defunti. Lo stesso amore di carità che è in noi è in loro, anche se in loro è in pienezza.

E, proprio a partire da questa pienezza, essi ci raggiungono e noi pure ci congiungiamo con loro, con il nostro amore e con la nostra preghiera.

Abbiamo nella fede, nella preghiera e nell’Eucarestia il mezzo, il luogo e l’ambiente per una reale comunicazione di amore con i defunti.

(Cardinale Martini, Omelia nella commemorazione dei defunti, 1983)

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